Raccontarsi, raccontare, scrivere, comunicare.
Ho fatto una full immersion tale da essere colma di informazioni e non sapere come gestirle.
Non so se capita solo a me, ma quando decido di fare qualcosa (da scelte banali a quelle di vitale importanza) ho un approccio che nel tempo ho potuto identificare con uno schema. Siamo al limite dell’ossessivo compulsivo. Lo so.
- Inizio con una fase di tormentati dilemmi, in cui mi crogiolo prima di agire. Sarà la scelta giusta? E se poi sbaglio? Forse non ci riesco? E via dicendo, con altre adolescenziali e lagnose domande a cui la risposta finale è sempre “Che palle, si! Muoviti!”
- Poi parte l’autoinformazione a palla. Siti, blog, gruppi fb, libri, ebook, la vicina di casa, il cartolaio, il postino. In questa fase non agisco (ma va la?), ma creo una coperta di Linus che mi protegge da eventuali errori del tipo: “ma non ti sei informata prima? basta fare così!”. “Ah”.
- Poi, satolla di informazioni, ho il blocco. Non so come gestirle -> panico -> accantono [temporaneamente] l’idea. Questa ultima fase è opzionale, ma accade più spesso del previsto.
- Tempo morto, in cui metabolizzo tutto.
- Di punto in bianco parto, metto in pratica tutto e anche se non va sempre come devo andare agisco e mi porto a casa esperienza e un po’ di consapevolezza in più. Preferisco di gran lunga un “almeno ci ho provato” piuttosto che un “e se ci avessi provato?”
Vi sembra un processo lunghissimo? Si, lo è, ma spesso racchiudo quansi tutte le fasi in un paio di giorni, dedicando più tempo al mio punto preferito, il secondo. E’ come la quiete prima della tempesta, è un po’ la mia comfort zone dalla quale mi obbligo ad uscire, ma che mi godo fino all’ultimo istante finchè ci sono dentro.
Tutto questo pippone e poi la ricetta della torta zebrata. Perchè se questo mio blog deve essere una mia piccola casa virtuale, dove chi lo legge trova un po’ di me e di quello che faccio, sappiate che io sono così. Una che parla parla e poi ti offre una fetta di torta.
Torta zebrata senza lattosio
Ingredienti
- uova 4
- zucchero semolato 300 g
- farina 00 300 g
- lievito mezza bustina
- olio di semi di girasole 125 g
- latte di mandorla 180 g
- cioccolato fondente 80 g
Procedimento
Montate le uova con lo zucchero fino a che saranno diventate molto chiare e avranno triplicato il loro volume.
Aggiungete l’olio e montate ancora 30 secondi.
A parte setacciate la farina con il lievito e aggiungetene metà all’impasto, insieme a metà del latte. Azionate le fruste e montate fino a che saranno amalgamati (20 secondi).
Unite la farina e il lette rimanenti a amalgamate.
Dividete l’impasto in due ciotole e aggiungete in una il cioccolato sciolto (1 minuto al microonde alla potenza massima).
Imburrate e infarinate una teglia antiaderente del diametro di 24 cm e versatevi al centro un mestolo di impasto liscio. Usando un altro mestolo versate l’impasto al cioccolato al centro di quello liscio. Continuate alternando i mestoli dei due impasti fino a che non li avrete terminati.
Cuocete a 180° per 45 minuti. Se la superficie tende a diventare troppo scura coprite con carta stagnola e controllate la cottura usando uno stecchino di legno che dovrà uscire asciutto una volta pronta.
raffaella
16 Marzo 2016 at 12:32E’ sempre un successo con i bimbi la torta zebrata, senza lattosio devo provarla 🙂
Tamara
16 Marzo 2016 at 15:45Basta poco per sorprenderli! E’ davvero morbida e si presta molto bene anche all’inzuppo mattutino 😉